ESG – Investire responsabilmente

aprile 27, 2016

Qualche tempo fa apparvero gli Investimenti Socialmente Responsabili (Socially Responsible Investing – SRI) che partendo dall’universo di aziende investibili, procedeva all’esclusione sulla base di questioni sociali. Si escludevano le aziende di alcuni business come alcol, il tabacco, la pornografia e le armi; oppure le aziende sudafricane durante il movimento anti-apartheid (originariamente conosciuto come il movimento di boicottaggio) degli anni ’70 e ’80; oppure ancora come i combustibili fossili al giorno d’oggi.

 

Oggi questo acronimo SRI è evoluto in ESG; sostanzialmente come le aziende si pongono verso temi di carattere ambientale, sociale e di governo d’impresa.

 

Esempi di problematiche di ESG comprendono:

  • il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico, l’efficienza energetica (problemi ‘Ambiente’);
  • di genere e di diversità, i diritti umani, standard di lavoro (temi ‘sociali’);
  • composizione dei consigli di amministrazione, compensi dei dirigenti e schemi per la denuncia interna (problemi di “governance”).

 

Perché i consulenti finanziari dovrebbero tenere in considerazione anche questo tipo di investimento ?

 

  • Molti investitori di tutto il mondo sono interessati non solo ai risultati finanziari dei loro investimenti, ma anche all’impatto che i loro investimenti possono avere ed il ruolo che i loro beni possono svolgere nel promuovere alcune questioni globali. Questi investitori spesso citano un senso di responsabilità per “fare del bene”, sociale ed ambientale.

 

  • Secondo alcuni studi recenti, la generazione dei #Millennials (coloro nati fra gli anni ’80 ed il 2000) è più propensa a fidarsi di una società o di acquistare i suoi prodotti quando questa è considerata socialmente o ambientalmente responsabile.  Inoltre circa la metà dei Millennials intervistati sono più propensi a rifiutare un prodotto o un servizio da una società che è considerato socialmente o ambientalmente irresponsabile.

 

  • Gli investitori hanno varie motivazioni per considerare l’adozione di fattori ESG quando scelgono dove investire. Mentre alcuni vogliono che il loro portafoglio rifletta le proprie convinzioni su importanti questioni globali, altri possono vedere ESG come un modo potenziale per avere un impatto finanziariamente positivo sugli investimenti. In entrambi i casi, le considerazioni ESG non devono servire come un sostituto della tipica “due diligence” del processo di investimento, piuttosto possono servire come complemento.

 

Il processo di classificazione ESG è molto più sofisticato dell’SRI.  Infatti una caratteristica che limitava le analisi SRI, era che in genere non erano basati su logiche di investimento, ma più semplicemente, i titoli che non soddisfacevano alcuni criteri sociali o ambientali tendevano ad essere esclusi dal portafoglio, senza considerare le implicazioni sull’investimento. Quindi in passato i portafogli ritenuti “socialmente responsabili”, non hanno soddisfatto le aspettative degli investitori in termini di ritorno e quindi si sono guadagnati una reputazione di ottenere ritorni sotto la media.

 

Recentemente consulenti Americani, hanno pubblicato una ricerca che dimostra come i “gestori attivi”,  per aggiungere valore a lungo termine attraverso la selezione dei titoli si stia indirizzando a strumenti di tipo ESG. Sebbene il gestore non stia intenzionalmente effettuando uno screening per i fattori ESG, i loro criteri di investimento, spesso identificano titoli di questo tipo. Ciò può indicare, dal punto di vista degli investimenti, che includendo caratteristiche ESG si identificano dei dati che normalmente non vengono inclusi nelle analisi di bilancio, ed i gestori attivi sono sempre più alla ricerca di un approccio olistico sul fronte dei rischi.

 

 

Lascia un commento