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Stai già pensando al loro futuro fin da ora?

Hai mai pensato di investire in un Fondo Pensione per assicurare un piccolo vantaggio a tuo figlio?

Ecco alcuni buoni motivi per farlo:

Un Investimento flessibile: massima flessibilità circa la quota e la periodicità di contribuzione; possibilità di sospendere e riattivare la contribuzione in qualsiasi momento e senza alcun costo. Non hai alcun vincolo.

Un Investimento “leggero”: sei fiscalmente agevolato, puoi investire e usufruire della deducibilità totale fino a un ammontare massimo di 5.164,57 € annui.

Un Investimento lungimirante: è una scelta che assicura il futuro di tuo figlio in quanto gli permette di iniziare a maturare anzianità contributiva e di conseguenza di chiedere anticipazioni per spese “oculate” (acquisto di una casa) a un’età adeguata (altrimenti dovrebbe aspettare almeno 8 anni dall’ingresso nel mondo del lavoro).

Inoltre sei sicuro che tuo figlio non sperpererà il capitale investito?

Bisogni da soddisfare

  • Futuro bisogno di assicurarsi una rendita pensionistica adeguata in una condizione di incertezza
  • Sviluppo di un’indipendenza economica da parte del futuro giovane

Perché lo strumento Fondo pensione?

  • Per costruirsi una pensione complementare
  • Deducibilità del contributo versato a favore del fiscalmente a carico
  • Possibilità di avere anticipazioni per l’acquisto della prima casa o per altre cause (come ad esempio pagarsi gli studi universitari o post università)
  • Per aumentare notevolmente gli anni contributivi e godere al massimo dei benefici previsti dalla normativa

 

Il Bambino stesso, fiscalmente a carico, può essere l’aderente.

Quale è il calcolo della sua pensione?

Contributivo
Come sarà la sua pensione?

La pensione per un bambino è sensibilmente legata al futuro andamento della spesa previdenziale e ai correttivi (di migliore o peggior favore) che il sistema sarà in grado o dovrà adottare

Prepararsi per il viaggio

Maggio 11, 2016

valigia-aperta-dreamstime

Immaginatevi di dover partire per alcuni giorni di vacanza, il tempo sarà buono e considerato il vostro itinerario scegliete una borsa a mano di piccole dimensioni.

In questo caso la scelta è semplice, ma cosa fareste se non sapete quanto durerà il viaggio? Oppure quale tipo di clima incontrerete o quali attività dovrete fare?

Scegliereste sempre il piccolo bagaglio a mano oppure scegliereste una valigia più grande per avere più spazio per diversi tipi di indumenti?

In questa situazione, immagino che la maggior parte di noi preferirebbe essere preparato adeguatamente per far fronte all’incertezza.

Quindi perché non applicare questa logica ad altre aree di incertezza, come per esempio l’investimento per la pensione?

Ci sono almeno due elementi variabili nell’equazione da risolvere per l’ammontare necessario per una buona pianificazione: i movimenti dei mercati e l’aspettativa di vita dell’investitore.

Il mondo finanziario ha sviluppato strumenti e strategie the aiutano a valutare opportunità di investimento e ridurre i rischi. Ma quando si deve stimare l’aspettativa di vita ed il rischio longevità abbiamo diverse sfide:

  • Nessuno può prevedere il futuro (se voi ci riuscite, per favore fatemelo sapere)

  • Non esiste uno strumento perfetto di previsione

  • Gli investitori tendono a sottostimare le proprie aspettative di vita

  • Moltissimi investitori preferiscono azzerare i rischi di portafoglio quando raggiungono l’età pensionabile, limitando così le opportunità di crescita del periodo successivo al pensionamento.

Tornando all’analogia della valigia, il rischio di “sottostimare” ma anche di “sovrastimare” gli importi a disposizione dopo l’età pensionabile possono essere gravi, portando la persona a finire i soldi troppo presto oppure riducendo significativamente la qualità di vita quando non sarebbe stato necessario.

Sembra che non ci siano molti metodi di stimare il rischio longevità per un consulente finanziario:

  • L’approccio “scegli un numero a caso”

  • Rispolverare le tavole attuariali

  • Mettere mano ai calcolatori

Alcuni consulenti che utilizzano il primo metodo di scegliere un numero a caso, cercano poi di correggerlo nel corso del tempo sulla base di nuove informazioni sulla salute del cliente e sulla loro storia basandosi sulle informazioni che scaturiscono dagli incontri periodici.

Altri consulenti scelgono invece di consultare le tavole attuariali, che rappresentano la probabilità di una persona di morire prima del suo prossimo compleanno in base all’età. Ma queste tavole di mortalità sono utilizzabili quando si devono valutare campioni di numero molto grande per estrapolare una probabilità, come nel caso del calcolo delle annuità da pagare nelle proiezioni delle Assicurazioni.

Ed è qui che ci vengono in aiuto i calcolatori di vita residua. Negli ultimi anni una grande varietà di strumenti sono spuntati dichiarando di offrire la migliore stima di aspettativa di vita sulla base delle informazioni che vengono fornite in base ad un questionario compilato. Ho voluto provare su di me ed ho inserito i dati richiesti in sei calcolatori trovati online:

Tipo di Strumento di Longevità (1)-Numero di domande-Proiezione età :

A-12-87  B-2-82,3  C-14-90  D-9-82,8  E-23-90,8  F-7-66

Queste informazioni sono fornite a puro scopo illustrativo.

Come potete notare, i risultati di questi calcolatori differiscono molto. Sulla base di queste stime, posso affermare di vivere fra i 66 ed i 91 anni. La mia età pensionabile dalle stime del calcolatore dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (non ho ancora ricevuto la lettera arancione) risulta ad oggi di 67 anni, quindi se dovessi ritirarmi a questa età avrei da coprire un arco temporale fra 0 e 23 anni che finanziariamente è un periodo molto importante.

L’importanza della crescita del capitale anche durante gli anni del pensionamento

In assenza di uno strumento perfetto di previsione di vita, credo che dovremmo aggiungere un ulteriore approccio alla lista precedente, che è quello: “se non sai allora devi continuare e crescere”. Nel pianificare la pensione uno dei modi in cui puoi potenzialmente creare una “valigia più grande” di entrate sostenibili è quello di non allontanarti dalle strategie di crescita, ma questo comporta di tenere sempre un po’ di rischio in portafoglio.

Alcune importanti case di consulenza americane hanno stimato che il 50% del flusso di entrate durante la pensione derivino dalla crescita degli investimenti durante quegli stessi anni. Questo significa che se un nuovo pensionato spostasse il portafoglio ad un mix molto conservativo di strategie a reddito fisso e liquidità, perderebbe una sostanziale opportunità di crescita che potrebbe invece aiutare il suo stile di vita durante gli anni della pensione.

Ma quanto è il livello di rischio giusto?

Io credo che l’importante sia analizzare correttamente la capacità del singolo cliente di accettare la volatilità di mercato e la corretta valutazione fra gli attivi disponibili dell’investitore e le voci di passivo o quello che si definisce “Personal Funded Ratio”

Quindi quando discuterete con il vostro consulente cercate di farvi aiutare a stimare la durata del vostro percorso di pensione e capire se ha preso in considerazione le variabili per fare in modo che non finiate il denaro prima del tempo e per evitare che questo diventi una fonte di stress per la vostra salute.

In definitiva nessuno può predire quanto vivrete ma è importante che qualcuno vi abbia aiutato a preparare la valigia giusta.

(1)Online tools

Tool A:  http://www.confused.com/life-insurance/life-expectancy-calculator

Tool B:  https://www.ssa.gov/OACT/population/longevity.html

Tool C:  https://www.myabaris.com/tools/life-expectancy-calculator-how-long-will-i-live/

Tool D:  http://www.bankrate.com/calculators/retirement/life-age-expectancy-calculator.aspx

Tool E:  https://www.projectbiglife.ca/life/results.php

Tool F:  http://www.death-clock.org

Qualche tempo fa apparvero gli Investimenti Socialmente Responsabili (Socially Responsible Investing – SRI) che partendo dall’universo di aziende investibili, procedeva all’esclusione sulla base di questioni sociali. Si escludevano le aziende di alcuni business come alcol, il tabacco, la pornografia e le armi; oppure le aziende sudafricane durante il movimento anti-apartheid (originariamente conosciuto come il movimento di boicottaggio) degli anni ’70 e ’80; oppure ancora come i combustibili fossili al giorno d’oggi.

 

Oggi questo acronimo SRI è evoluto in ESG; sostanzialmente come le aziende si pongono verso temi di carattere ambientale, sociale e di governo d’impresa.

 

Esempi di problematiche di ESG comprendono:

  • il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico, l’efficienza energetica (problemi ‘Ambiente’);
  • di genere e di diversità, i diritti umani, standard di lavoro (temi ‘sociali’);
  • composizione dei consigli di amministrazione, compensi dei dirigenti e schemi per la denuncia interna (problemi di “governance”).

 

Perché i consulenti finanziari dovrebbero tenere in considerazione anche questo tipo di investimento ?

 

  • Molti investitori di tutto il mondo sono interessati non solo ai risultati finanziari dei loro investimenti, ma anche all’impatto che i loro investimenti possono avere ed il ruolo che i loro beni possono svolgere nel promuovere alcune questioni globali. Questi investitori spesso citano un senso di responsabilità per “fare del bene”, sociale ed ambientale.

 

  • Secondo alcuni studi recenti, la generazione dei #Millennials (coloro nati fra gli anni ’80 ed il 2000) è più propensa a fidarsi di una società o di acquistare i suoi prodotti quando questa è considerata socialmente o ambientalmente responsabile.  Inoltre circa la metà dei Millennials intervistati sono più propensi a rifiutare un prodotto o un servizio da una società che è considerato socialmente o ambientalmente irresponsabile.

 

  • Gli investitori hanno varie motivazioni per considerare l’adozione di fattori ESG quando scelgono dove investire. Mentre alcuni vogliono che il loro portafoglio rifletta le proprie convinzioni su importanti questioni globali, altri possono vedere ESG come un modo potenziale per avere un impatto finanziariamente positivo sugli investimenti. In entrambi i casi, le considerazioni ESG non devono servire come un sostituto della tipica “due diligence” del processo di investimento, piuttosto possono servire come complemento.

 

Il processo di classificazione ESG è molto più sofisticato dell’SRI.  Infatti una caratteristica che limitava le analisi SRI, era che in genere non erano basati su logiche di investimento, ma più semplicemente, i titoli che non soddisfacevano alcuni criteri sociali o ambientali tendevano ad essere esclusi dal portafoglio, senza considerare le implicazioni sull’investimento. Quindi in passato i portafogli ritenuti “socialmente responsabili”, non hanno soddisfatto le aspettative degli investitori in termini di ritorno e quindi si sono guadagnati una reputazione di ottenere ritorni sotto la media.

 

Recentemente consulenti Americani, hanno pubblicato una ricerca che dimostra come i “gestori attivi”,  per aggiungere valore a lungo termine attraverso la selezione dei titoli si stia indirizzando a strumenti di tipo ESG. Sebbene il gestore non stia intenzionalmente effettuando uno screening per i fattori ESG, i loro criteri di investimento, spesso identificano titoli di questo tipo. Ciò può indicare, dal punto di vista degli investimenti, che includendo caratteristiche ESG si identificano dei dati che normalmente non vengono inclusi nelle analisi di bilancio, ed i gestori attivi sono sempre più alla ricerca di un approccio olistico sul fronte dei rischi.

 

 

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novembre 15, 2012

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